Un paio di scatti e una riflessione post Family Business Forum.
Giovedì scorso al Family Business Forum di Treviso, ho presentato il Reading LA CLASSE AVVERSA.
Ero davvero emozionata al pensiero di usare le parole di Alberto Albertini , autore del romanzo omonimo, che racconta l’esperienza autobiografica negativa di un passaggio generazionale mancato e sofferto. Ho lavorato a lungo le scorse settimane sul suo romanzo, l’ho riletto con attenzione per scegliere i passaggi più significativi che potessero parlare al pubblico presente. Un pubblico di imprenditrici e imprenditori di aziende familiari.
E’ stato un po’ come parlare ai personaggi di AFFARI DI FAMIGLIA
spettacolo che molti presenti ricordavano bene, avendolo visto nell’edizione 2021 a Genova. Ed è stato emozionante anche incontrare Alberto dal vivo, un uomo davvero magnifico, pieno di energia, intelligente, generoso, gentile … proprio come il suo protagonista. Il Reading ha praticamente inaugurato la plenaria il cui titolo era: «provocazione». Sono state però le persone che si sono succedute dopo di me a provocarmi sorpresa e grandi emozioni con i loro interventi che parlavano di capitale umano, di relazioni, famiglia, padri e figli, donne CEO, visione, confronto, talento, passione …
In questi due giorni ho praticamente ascoltato i personaggi di AFFARI DI FAMIGLIA dal vivo, personaggi però appartenenti a una realtà in cui le generazioni più giovani raccontano quanto sia «il bene della famiglia a fare il bene dell’azienda». Mi hanno fatto pensare che forse il passaggio generazionale, che avevo studiato come un momento particolarmente delicato e difficile da vivere, abbia oggi davanti a sé un futuro molto incoraggiante.
Lo scrivo perché è stato incoraggiante
ascoltare e vedere tante “Anna Rita e Fabrizia” in posizioni decisionali, assolutamente a loro agio, portare visioni utili e anche innovative per le aziende. Incoraggiante ascoltare tanti uomini lontani dai miei «Fabrizio junior e Fabrizio senior», che reclamano più attenzione al rapporto tra persone, familiari e lavoratori, che trasmettono insomma una visione diversa, più empatica rispetto alle generazioni che li hanno preceduti.
Durante le due giornate di lavoro è emerso quanto l’incontrarsi e il parlarsi sia fondamentale per qualsiasi comunità, e lo sia ancora di più per chi guida le aziende familiari, le quali hanno la responsabilità anche del benessere di chi ci lavora.
Venerdì pomeriggio ho ringraziato di cuore Maria Silvia Sacchi per avere ideato e condotto questo prezioso format, e per avermi soprattutto coinvolta per il secondo anno di fila. E se non c’è due senza tre …