Il 16 febbraio è il mio compleanno e riceverò un regalo importante: la prima tavola rotonda contro la pedagogia nera. Un insieme di persone che combattono quotidianamente il maltrattamento all’infanzia, si riunirà a Firenze, alle ore 17, nella bellissima sala Fondazione Biblioteche in Via Bufalini 6, per aiutarci a capire come si sia trasformata oggi la pedagogia nera e come impedirle di fare ancora del male ai nostri bambini.
Mesi che stiamo lavorando a questo evento con il Teatro di Rifredi, la Fondazione CRFI e il progetto #Teatro?BellaStoria! Abbiamo addirittura ricevuto il sostegno dell’Istituto degli Innocenti e dell’Università di Firenze, abbiamo avuto l’occasione di incontrare professori e allievi dei licei fiorentini per parlare di questo progetto. E tra poco più di una settimana lo vivremo!
Appena quattro mesi fa ne discutevo con Paolo Perticari, professore ordinario di Pedagogia all’Università di Bergamo. Questo sarebbe stato un primo incontro pubblico di una lunga serie di altri incontri e iniziative che avevamo in mente – da legare al mio spettacolo INFANZIA FELICE – per aprire lo sguardo degli adulti sugli effetti nefasti di quei secoli di metodi violenti – psicologicamente e fisicamente – che hanno segnato l’educazione dei bambini. Laboratori, disegni di legge, personalità da invitare, un libro … Paolo purtroppo è morto a fine novembre. Fisicamente non ci sarà sabato, ma moralmente sì, l’evento è dedicato a lui. Perché è grazie a lui se ricevo questo regalo. E’ grazie alla passione con cui mi raccontò l’inizio della sua battaglia contro la pedagogia nera, le motivazioni che l’avessero spinto a intraprenderla, a come pensava avremmo potuto vincerla. Lui ha scritto l’introduzione al libro omonimo di Katharina Rutschky, 120 pagine dure e senza sconti verso gli adulti che non ascoltano i bambini, che li umiliano, manipolano, violentano e picchiano ancora oggi.
“Paolo mi aiuti a …” – “Anto puoi farlo benissimo da sola, vai vai, vedrai …” Avevi ragione, ce l’ho fatta. Sono stata ascoltata, seguita, sostenuta. Avevi ragione. E mi piace pensare che da qualche parte tu stia assistendo a quanto di buono hai lasciato su questa terra. A quante persone straordinarie mi stai facendo incontrare, persone che quotidianamente combattono la violenza sui bambini, che aiutano noi adulti a fare davvero attenzione a loro, a creare un futuro migliore per i più piccoli, per una società più empatica.
Queste persone straordinarie, le prime di tante altre che ascolteremo nei prossimi incontri pubblici, sono: Stefania Losi, pediatra dell’AOU Meyer e responsabile del progetto GAIA; Stefano Calamandrei psichiatra, psicanalista, esperto di adolescenza e patologie gravi; Relmi Rizzato avvocato del Foro di Padova, coautore del libro “Foto@social. Rischi reali in un mondo virtuale”; Francesco Salvatore di CESVI, che coordina le attività della rete progettuale “IoConto” lanciata con l’obiettivo di prevenire e contrastare i fenomeni di maltrattamento, in particolare della trascuratezza ai danni di bambini e adolescenti, Paola Pistacchi responsabile Direzione Strutture residenziali di Accoglienza dell’Istituto degli Innocenti e Farnaz Farahi pedagogista presso l’Università degli Studi di Firenze, per raccontarci il riconoscimento dei diritti di bambini e bambine tra passato e presente, con uno sguardo al futuro.
Grazie Paolo. Mi hai dato la possibilità di farmi un regalo bellissimo!